È la storia di una famiglia nata e cresciuta dove il Taro incontra il grande fiume PO e dove l’agricoltura e il commercio ambulante rappresentavano, insieme alla pesca, le uniche fonti di sopravvivenza. Mio padre Nello, il più piccolo di nove fratelli, andava con loro sulle sponde del fiume ad aspettare i pescatori che arrivavano puntuali, di notte, con il pesce che tracimava dalle barche. Già a 9 anni gli riempivano un cesto enorme di pesce e lui partiva con la sua bicicletta… Aveva il compito di venderlo nelle case del paese e poi correre a scuola per guadagnarsi almeno un diploma elementare. Nel 1980 ha inizio la mia storia: volevo continuare il lavoro di mio padre, ma in modo diverso. Non mi sentivo portato a suonare i campanelli delle case né a gridare “Signori Pesce Fresco”. A 21 anni, con l’aiuto di mio padre, ho acquistato il primo automarket, un Fiat 242 usato, per vendere pesce fresco e, per la prima volta, pesce fritto. Quarant’anni fa non si chiamava Street Food, ma è stata la chiave del mio successo. Oggi mi sono specializzato nel prodotto lavorato e cucinato, seguendo un filo conduttore: un ecosistema marino che racconta le nostre origini, ci guida nel presente e ci proietta verso un futuro dinamico. Quando penso alla mia storia, alla mia famiglia, e all’ultimo automarket tecnologico della mia flotta, sorrido pensando al Biciclettone e ai conetti di fritto. Dopo 90 anni, la vendita di pesce in bicicletta è evidentemente impressa nel mio DNA.